La falloplastica è un intervento chirurgico che consente di allungare e/o ingrandire il pene. Molti uomini ricorrono a questa procedura nella speranza di migliorare la propria autostima e avere rapporti sessuali più soddisfacenti. Ma quanti centimetri è realisticamente possibile aggiungere con la falloplastica? Andiamo ad analizzare nel dettaglio.
Riassunto
- 1 Introduzione alla falloplastica
- 2 Quanti centimetri si possono guadagnare con la falloplastica?
- 3 I fattori che influenzano l’esito della falloplastica
- 4 Le dimensioni medie dopo la falloplastica
- 5 I costi della falloplastica
- 6 Falloplastica: i rischi dell’intervento
- 7 Le testimonianze di chi si è sottoposto alla falloplastica
- 8 Quali sono le complicanze della falloplastica?
- 9 Qual è l’obiettivo della falloplastica?
- 10 Come si fa la falloplastica?
- 11 Come avviene la trasformazione da donna a uomo?
- 12 Conclusioni: quanto è possibile allungare il pene con la falloplastica?
Introduzione alla falloplastica
La falloplastica, nota anche come falloplastica di allungamento o di ingrandimento del pene, è una procedura chirurgica che prevede l’inserimento di un impianto all’interno del pene per aumentarne lunghezza e/o circonferenza.
Si tratta di un intervento complesso che viene eseguito in anestesia totale o epidurale e richiede in media da 1 a 3 ore. Il chirurgo pratica un’incisione alla base del pene e inserisce l’impianto al suo interno, solitamente posizionandolo tra i corpi cavernosi. L’impianto può essere costituito da diverse tipologie di materiali, come silicone, cellule adipose autologhe o materiali sintetici.
Una volta posizionato l’impianto, l’incisione viene richiusa con dei punti di sutura. Dopo l’intervento è necessario seguire attentamente le indicazioni del chirurgo per favorire la guarigione ed evitare complicazioni. I risultati sono visibili fin da subito, anche se per la stabilizzazione completa possono essere necessari alcuni mesi.
Quanti centimetri si possono guadagnare con la falloplastica?
Uno degli aspetti più interessanti della falloplastica è capire quanti centimetri è realisticamente possibile aggiungere al pene con questo intervento. Purtroppo non esiste una risposta universale, dato che il risultato dipende da diversi fattori.
In linea generale, la maggior parte degli esperti concorda che con la falloplastica si possano guadagnare circa 2-3 cm in più di lunghezza. Risultati superiori sono considerati poco realistici e potenzialmente rischiosi.
Alcuni pazienti riportano di aver aggiunto anche 4-5 cm, ma si tratta di casi rari e non sempre questi risultati vengono mantenuti nel tempo. È bene ricordare che ogni corpo reagisce in modo diverso all’intervento, quindi non è possibile prevedere con certezza quanti centimetri si potranno effettivamente ottenere.
I fattori che influenzano l’esito della falloplastica
Come accennato, il risultato della falloplastica in termini di centimetri guadagnati dipende da alcuni fattori principali:
- Lunghezza originale del pene – Minore è la lunghezza di partenza, maggiore sarà la percentuale di allungamento ottenibile. Su un pene già lungo è meno realistico aggiungere tanti centimetri.
- Elasticità dei tessuti – La pelle e i corpi cavernosi devono avere un’elasticità sufficiente per accogliere l’impianto senza eccessive tensioni. Meno elastici sono i tessuti, minori saranno i cm aggiunti.
- Capacità di guarigione – Una buona e rapida guarigione dei tessuti consente di ottenere risultati migliori. Problemi di cicatrizzazione possono limitare l’allungamento.
- Salute ed età del paziente – Pazienti giovani e in buona salute ottengono generalmente migliori risultati rispetto a soggetti anziani o con patologie pregresse.
- Tipologia di impianto – Gli impianti di silicone sembrano garantire i migliori risultati in termini di centimetri aggiunti rispetto ad altri materiali.
- Esperienza del chirurgo – Un professionista competente ed esperto è in grado di eseguire al meglio l’intervento ed ottenere il massimo risultato possibile.
Le dimensioni medie dopo la falloplastica
Considerando un pene di dimensioni nella media prima dell’intervento (circa 13 cm di lunghezza in erezione), con una falloplastica è ragionevole aspettarsi un allungamento fino a circa 15-16 cm.
Ovviamente ci sono casi in cui, per vari motivi, è possibile ottenere anche 1-2 cm in più, raggiungendo dimensioni di 17-18 cm. Tuttavia è bene ricordare che risultati eccessivi possono comportare un rischio maggiore di complicazioni.
Per quanto riguarda la circonferenza, solitamente con la falloplastica è possibile ingrossare il pene di 1-2 cm nella maggior parte dei casi. Quindi, se prima dell’intervento il pene aveva una circonferenza media di 10-11 cm, dopo si può arrivare fino a circa 12-13 cm di circonferenza.
I costi della falloplastica
Un aspetto importante da considerare quando si valuta di sottoporsi alla falloplastica è senza dubbio il costo dell’intervento. Data la sua complessità, si tratta infatti di una procedura piuttosto dispendiosa.
Il costo della falloplastica può variare in maniera significativa in base al chirurgo scelto e alla struttura in cui viene eseguita. Tuttavia, si può stimare un costo medio che va dai 6000 ai 15.000 euro.
Le voci che incidono sul prezzo finale sono:
- Onorario del chirurgo
- Eventuale equipe medica di supporto
- Tipologia di impianto utilizzato
- Eventuale degenza post-operatoria in clinica
- Medicinali e bendaggi necessari durante la convalescenza
Ovviamente più il chirurgo è qualificato e richiesto, maggiore sarà il suo compenso. Anche la scelta di impianti di nuova generazione può far lievitare il conto finale.
Falloplastica: i rischi dell’intervento
Prima di sottoporsi alla falloplastica è doveroso considerare con attenzione anche i potenziali rischi e complicanze legati all’intervento. Si tratta infatti di una procedura complessa che, seppur in casi rari, può dare adito a problemi anche gravi.
Ecco i principali rischi della falloplastica:
- Infezioni – Possono svilupparsi infezioni a livello dell’incisione chirurgica o dell’impianto, spesso difficili da trattare.
- Necrosi cutanee – Compromissione della vascolarizzazione della pelle del pene, con conseguente necrosi dei tessuti.
- Rigetto o spostamento dell’impianto – Il corpo in alcuni casi può rigettare o spostare l’impianto inserito, riducendo i benefici dell’intervento.
- Cicatrici ipertrofiche – La cicatrice può ispessirsi eccessivamente, dando un antiestetico aspetto al pene.
- Perdita di sensibilità – In alcuni casi la sensibilità del pene può ridursi, specie in termini di percezione tattile.
- Disfunzioni erettili – L’intervento può danneggiare i meccanismi dell’erezione, specie se eseguito male.
- Deformazioni del pene – In rari casi il pene può apparire deformato per modalità di guarigione anomala.
Per questi motivi la scelta del chirurgo è fondamentale, così come seguire attentamente tutte le sue indicazioni post-operatorie.
Le testimonianze di chi si è sottoposto alla falloplastica
Per farsi un’idea più concreta su risultati e impatto della falloplastica, può essere utile leggere le testimonianze di chi si è già sottoposto a questo intervento.
Ad esempio, Marco, 35 anni, riporta:
“Prima dell’intervento ero piuttosto complessato dalle dimensioni ridotte del mio pene, solo 11 cm. Dopo la falloplastica ho guadagnato circa 3 cm, arrivando a 14 cm. È stata dura riprendersi dall’intervento, ma ne è valsa la pena.”
Simone, 29 anni, racconta:
“Avevo un pene piccolo, circa 12 cm, che mi creava disagio. Con la falloplastica sono arrivato a 16 cm. L’intervento non è stato una passeggiata, però rifarei la stessa scelta.”
Paolo, 43 anni, spiega:
“Il mio pene è passato da 11 cm scarsi a circa 14 cm dopo l’operazione. L’intervento è costato 9000 euro ma sono soddisfatto dei risultati.”
In sintesi, dalle testimonianze di chi si è già sottoposto all’intervento emerge che solitamente è possibile guadagnare circa 2-3 cm di lunghezza in più, compatibilmente con le caratteristiche individuali. I costi variano ma si attestano su diverse migliaia di euro. Il recupero non è semplice ma i risultati ripagano la fatica.
Quali sono le complicanze della falloplastica?
Come per ogni intervento chirurgico, anche la falloplastica può dare adito a complicanze post-operatorie che è bene conoscere e considerare prima di sottoporsi all’intervento. Le principali sono:
- Infezioni: si possono sviluppare infezioni batteriche o fungine, superficiali o profonde, complicate da debellare.
- Necrosi cutanee: comparsa di vaste aree di necrosi della cute del pene dovute a scarsa vascolarizzazione.
- Rigetto dell’impianto: il corpo può rigettare la protesi inserita rendendo vana l’operazione.
- Danni neurovascolari: lesioni di arterie, nervi o tessuti cavernosi con conseguenze anche gravi.
- Cicatrici ipertrofiche: antiestetiche cicatrici inspessite.
- Edemi cronici e dolore: gonfiore e dolore persistenti del pene.
- Disfunzioni erettili: danni ai meccanismi di erezione, fino all’impotenza.
- Deformazioni del pene: aspetto irregolare o anomalie di forma del pene.
Per limitare tali rischi è essenziale scegliere un chirurgo esperto e seguire scrupolosamente tutte le sue indicazioni post-operatorie.
Qual è l’obiettivo della falloplastica?
Ma qual è l’obiettivo per cui tanti uomini decidono di sottoporsi a questo impegnativo intervento chirurgico? In parole semplici, la falloplastica ha lo scopo di:
- Allungare il pene, aggiungendo alcuni centimetri in più di lunghezza al glande quando in erezione.
- Ingrandire il pene, aumentandone il diametro e la circonferenza.
- Migliorare l’autostima e la fiducia in sé stessi, contrastando il senso di inadeguatezza dovuto alle ridotte dimensioni del pene.
- Rendere più gratificanti i rapporti sessuali, con un pene di dimensioni tali da appagare maggiormente il partner.
Quindi i motivi per cui si ricorre alla falloplastica sono sia di ordine psicologico che fisico-funzionale. Ovviamente è bene anche considerare realisticamente i limiti di tale procedura.
Come si fa la falloplastica?
Ma in cosa consiste precisamente l’intervento di falloplastica? Vediamo brevemente le varie fasi:
- Incisione circonferenziale alla base del pene.
- Dissezione degli spazi tra i corpi cavernosi dove alloggiare l’impianto.
- Inserimento dell’impianto in silicone o altro materiale.
- Eventuale liposuzione del pube per guadagnare ulteriori cm di lunghezza visibile.
- Sutura e medicazione della ferita chirurgica.
L’intervento viene eseguito in anestesia totale o epidurale e dura 1-3 ore in base ai casi. È necessario un ricovero di 1-2 giorni e riposo assoluto per almeno una settimana. I rapporti sessuali sono consigliati non prima di 2 mesi.
Come avviene la trasformazione da donna a uomo?
Quando si parla di falloplastica, spesso ci si chiede anche come avviene la trasformazione anatomica da donna a uomo nel caso dei pazienti transgender FtM (female to male).
L’intervento di riassegnazione chirurgica del sesso prevede diverse fasi:
- Rimozione di ovaie, utero, tube ed eventuale parte vaginale.
- Creazione di un pene tramite una grande greffa cutanea prelevata di solito dall’avambraccio. Al suo interno viene inserito un impianto erettile.
- Modellamento del neo-pene erettile tramite successivi interventi minori.
- Creazione del glande con parte della clitoride ingrandita.
- Ricostruzione di uretra, scroto e testicoli protesici.
Il percorso richiede diversi interventi e molti mesi per essere completato. Il risultato è un pene esteticamente e funzionalmente molto simile a quello maschile, lungo circa 12-14 cm.
Conclusioni: quanto è possibile allungare il pene con la falloplastica?
In conclusione, quanto è realisticamente possibile allungare il pene tramite falloplastica? Come abbiamo visto, la maggior parte degli studi e delle evidenze disponibili indica che è possibile ottenere un guadagno medio di 2-3 cm nella maggior parte dei casi.
Risultati superiori sono meno frequenti e possono aumentare il rischio di complicazioni. Molto dipende dalle caratteristiche del paziente e dall’abilità del chirurgo.
Prima di sottoporsi all’intervento è bene informarsi a fondo ed avere aspettative realistiche. La falloplastica può migliorare dimensioni e funzionalità del pene, ma comporta anche rischi significativi che non vanno sottovalutati.
È importante affidarsi a chirurghi con esperienza specifica in falloplastica, scegliere solo cliniche accreditate e seguire attentamente tutte le indicazioni post-operatorie. Con le dovute precauzioni, questo intervento può rappresentare una soluzione efficace per quegli uomini gravemente insoddisfatti delle dimensioni del loro pene, migliorandone autostima e vita sessuale.
Tuttavia è bene ricordare che ogni situazione è individuale e va attentamente valutata con un esperto prima di prendere una decisione. A volte le dimensioni percepita come “inadeguate” rientrano in realtà nella normalità, e problemi psicologici o relazionali andrebbero affrontati con adeguato supporto specialistico anziché con un intervento chirurgico.
Con una corretta informazione, realismo ed il supporto di validi professionisti, la falloplastica può rappresentare una opportunità per alcuni uomini, ma non deve mai essere vista come un intervento semplice, privo di rischi o adatto a tutti. Valutando con attenzione pro e contro, è possibile prendere la decisione migliore per sé stessi.
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