Aiuta a ridurre i livelli di cortisolo nel corpo, favorisce una condizione di benessere diffuso e concilia il sonno. No, non stiamo parlando di un nuovo integratore, bensì del vibratore.
Sempre più presente nelle case degli italiani, il successo crescente di questi stimolatori erotici è legato alla versatilità di utilizzo e all’implementazione di accessori.
Ma come si può utilizzare al meglio un vibratore? In questo articolo abbiamo raccolto le informazioni necessarie per usarlo in modo corretto.
Riassunto
Come usare un vibratore: la scelta
Innanzi tutto, distinguiamo tra dildo, strumento per l’auto-erotismo, di forma fallica a uso manuale, e vibratore, sex-toy a funzionamento meccanico in grado di produrre vibrazioni.
Il mercato offre una vasta selezione di vibratori che si adattano a sesso, gusti e abitudini.
Ad esempio, i vibratori anali per uomo sono dotati di accessori che risultano inutili per un omologo da donna. Questo, dal canto suo, sarà diverso da uno stimolatore erotico vaginale.
Il vibratore anale si differenzia da quello vaginale perché il primo è sempre dotato di un manico di sicurezza che impedisce allo strumento di andare troppo in profondità.
Chiarita la destinazione d’uso, occorre fare attenzione che il vibratore sia realizzato in materiale ipoallergenico con trattamento medico. In questo modo, saremo al sicuro da contaminazioni batteriche nascoste.
Come usare un vibratore: l’importanza dei preliminari
Usare un vibratore non significa approfittare di una penetrazione immediata per arrivare all’orgasmo nel minor tempo possibile.
Anzi, onde evitare possibili ripercussioni sulla salute è consigliabile praticare una serie di fasi preliminari che faciliteranno l’approccio con il nostro amico fallico.
Prima di ogni altra cosa, una volta estratto dall’apposita custodia, il corpo penetrante del vibratore va opportunamente igienizzato. Per farlo, è possibile ricorrere a salviettine specifiche adatte allo scopo, oppure utilizzare un detergente a ph neutro.
A questo punto, non si dovrà far altro che stimolare la fantasia e l’eccitazione secondo le proprie abitudini. Questa fase permetterà la corretta lubrificazione delle labbra della vulva, ma anche il rilassamento della muscolatura anale.
I vibratori vaginali possono essere dotati di un g-spot in grado di coinvolgere anche il clitoride nella stimolazione prima che avvenga la penetrazione vera e propria.
Per quanto riguarda i vibratori anali, invece, occorre fare le cose con ancora più calma, partendo dallo stretching anale mediante butt-plug. Questo giocattolo sessuale a forma di bulbo è pensato proprio per favorire la dilatazione dello sfintere e allentare la presa contenitiva della muscolatura anale.
Come usare un vibratore: penetrazione e conclusione
Al termine di queste operazioni preliminari, si passerà alla lubrificazione del vibratore.
Una volta effettuata la penetrazione, toccherà modulare progressivamente la vibrazione.
Pensata per simulare un rapporto vero e proprio, la vibrazione seguirà l’andamento dell’eccitazione e, più ci si appresterà al picco del piacere, più andrà velocizzato il ritmo vibratorio.
Al termine dell’uso, il vibratore va opportunamente disinfettato, con spray igienizzante o sapone neutro, e riposto nell’apposita custodia.
Lascia un commento